In quale di queste due pasticcerie comprereste più volentieri?

Entrambi i prodotti sembrano gustosi, la presentazione è però notevolmente differente; questo perché la prima immagine fotografa un desk reale, la seconda rappresenta invece un front end digitale.

In un’epoca di forte attenzione alla qualità, individualità e cultura collegata a ciò che scegliamo, come mai siamo spesso più tentati da un acquisto online piuttosto che da quello nel negozio di fiducia?

La risposta più semplice è: abbiamo poco tempo per noi stessi, la qualità o l’originalità spesso non è dietro l’angolo e la mobilità è sempre più complicata.

Tutto vero.


Ma da quando il nostro migliore amico si chiama Cellulare e le aziende hanno scoperto la possibilità di mirare facilmente al preciso target di clientela, riceviamo costantemente messaggi dedicati ai nostri interessi.

Esche che catturano la nostra attenzione non solo grazie a sconti esplosivi (anzi non sempre il prezzo è realmente vantaggioso) ma soprattutto perché presentate con originalità, chiarezza, edonismo, passione e addirittura a volte poesia.

Non vi ricordano aggettivi spesso utilizzati per definire la filosofia dei social network?

Non stiamo scavando sempre più a fondo, identificando gli stimoli che portano l’essere umano ad un acquisto sereno perché consapevole di aver scelto il miglior rapporto qualità/prezzo?

Ecco allora che se fino a qualche anno fa un’azienda riteneva necessario presentarsi con sedi eleganti, insegne luminose e splendenti, vetrine decorate e negozi profumati, oggi considera più strategico investire in applicazioni digitali performanti, front end innovativi, applicazioni facili da usare, rapide ed efficaci.

Perché lo scopo rimane lo stesso ma il canale di comunicazione diventa la grande differenza.

Di colpo quindi, gli sviluppatori di software indossano una nuova veste. Da tecnici appassionati di algoritmi e database ad “artisti” digitali in grado di trasmettere emozioni.
Nascono nuovi linguaggi dedicati alla miglior visualizzazione dell’informazione, dell’immagine e a stimolare l’interazione, Angular e React fra tutti, non a caso utilizzati proprio per lo sviluppo dei Socials.
Nascono nuove specializzazioni in grafica digitale, User Interface design (UI), User Experience (UX) per supportare gli analisti in grado di cambiare i processi rendendoli digitali, performanti e addirittura automatici, robotizzati. Tutto questo per sostituire il contatto umano, sfida ritenuta un tempo impossibile ma ormai non solo alla portata ma addirittura preferita dalla società contemporanea, per piacere se non addirittura per necessità (distanza, differenze culturali, difesa da pandemie).

Nascono Avatar per sostituire la prova in camerino
Hostess virtuali per accoglierci in spazi comuni condivisi
Prodotti di E-learning e Remote working
Nascono applicazioni per efficientare la produzione, ridurre i consumi e migliorare la sicurezza dei lavoratori. Realtà aumentata al servizio dell’entertainment, dell’efficientamento della mobilità e della Smart Factory.
In molti si chiedono come le generazioni precedenti a quella dei «millennials» riusciranno ad adattarsi ad un ecosistema sempre più digitale.
User Interface Design e User Experience dovranno aiutare prima di tutto questi utenti, perché la chiave del successo di questa trasformazione non sta nell’insegnare loro ad essere digitali, quanto nell’insegnare al digitale ad essere il più naturale ed intuitivo possibile. Per questi motivi l’interfaccia acquista un ruolo sempre più fondamentale, il suo design è la chiave per stimolare chiunque all’utilizzo delle applicazioni regalando un piccolo piacere nell’era della Lead Generation.
Roberto Moscatt
Roberto Moscatt
Executive Director