Metaverso: dalle origini ad oggi

Il Metaverso? Ne parliamo tutti i giorni, è oggetto di studio e sperimentazione per il business e il marketing, sulla scia della trasformazione di Facebook in Meta avvenuta nel novembre 2021.

Ma l’idea di “mondo virtuale immersivo” ha origine nel passato in tutt’altri contesti: basta rivedere il film Tron (1982) firmato da Steven Lisberger, rileggere il romanzo Snow Crash (1992) di Neal Stephenson e riprendere in mano il primo gioco multiutente di tipo dungeon, il rivoluzionario MUD1 (1978). È con loro che entra per la prima volta nell’immaginario collettivo l’idea che mondi paralleli alla nostra realtà potessero non solo essere creati ma anche abitati.

Oggi molti si interrogano sulle possibili implicazioni future dello sviluppo di un vero e proprio Metaverso. Alcune aziende hanno iniziato ad esplorare questo nuovo universo e a progettare i propri spazi digitali, che a tutti gli effetti altro non sono che nuovi touchpoint per interagire in modo innovativo con i propri clienti.

La vera sfida del Metaverso è creare un ecosistema interconnesso che consenta alle persone di vivere esperienze, anche totalmente diverse tra loro, passando da una piattaforma all’altra con il minimo sforzo e senza reset tra una sessione di navigazione e l’altra. Le persone potranno recarsi nel punto vendita fisico di un brand di moda, acquistare un paio di sneakers (anche nella versione virtuale), e indossare l’accessorio da abbigliamento durante il concerto del proprio cantante preferito ospitato sulla piattaforma Fortnite.

Questa è l’evoluzione dell’interazione, da fisico a digitale e da digitale a fisico senza soluzione di continuità, e questo e ciò che, nella visione di coloro che sostengono lo sviluppo del Metaverso, sarà il futuro internet.

Tornare indietro nel passato, ci può aiutare a comprendere meglio le opportunità del presente e a tracciare il perimetro delle sfide che dovremo affrontare nel prossimo futuro.