NFT, facciamo il punto.

Cosa sappiamo degli NFT? A cosa servono veramente e come sta cambiando il loro uso?

Il primo NFT (Non fungible token) nasce sul codice della blockchain di Bitcoin, non su quello di Ethereum, come si pensa comunemente. Era il 2014 e il suo obiettivo era proteggere i diritti d’autore, non già creare un mercato d’arte digitale.
Oggi gli NFT vengono associati invece soprattutto al collezionismo e alla speculazione, e sembra che il boom di crescita che si era registrato nel 2021 stia rallentando.

Dal nostro punto di vista è un bene perché questo permetterà di mettere in evidenza altre soluzioni di questa tecnologia, che può essere usata come “pass” per accedere a determinati servizi, rappresentazione digitale unica di asset aziendali, strumento di comunicazione e interazione con utenti, tutela e promozione del patrimonio culturale, gestione di titoli di studio, attestati e certificazioni e tanto altro.

Gli NFT inglobano tutti i vantaggi della blockchain su cui sono stati generati, ovvero decentralizzazione, disintermediazione, immutabilità del registro, tracciabilità e verificabilità delle scritture. Per molti osservatori rispondono a bisogni di mercato da troppo tempo disattesi.

Questo white paper permette, attraverso esempi pratici, di conoscerli meglio.

The Blockchain Kit | 1° Episodio